Domenica, 24. Settembre 2023

Concetti chiave

mail genitori PDF Stampa E-mail
Valutazione attuale: / 19
ScarsoOttimo 
Scritto da Administrator   
Martedì 13 Aprile 2010 11:54

8 gennaio 2012

DOMENICA 8 GENNAIO 2012

ARTICOLO SU IL SECOLO XIX: TASL E INTEGRATORI

Cari genitori
Oggi sul Secolo due risposte a genitori sul tema del Titolo  antistreptolisinico alto (il famoso "TASL" che veniva vari anni fa identificato come "reumatismo nel sangue" mentre è solo il dosaggio di anticorpi formati dal nostro organismo dopo una infezione e sugli integratori.
Oggi ho fatto una lunga passeggiata e sono rimasto molto, molto piaevolmete colpito dall'alto numero di bambini che usano il casco per andare in bici (mentre alcuni papà non li a vevano :-)  ).Buona Giornata
Alberto Ferrando
Ricordo che trovate TUTTI gli articoli pubblicati sui giornali sul sito www.ferrandoalberto.eu e cliccando qui:ARTICOLI SU QUOTIDIANI

DOMENICA 8 GENNAIO 2012

COME DIFENDERSI DAI FURTI - TRAGEDIA BAMBINO CINESE

COME DIFENDERSI DAI FURTI - TRAGEDIA BAMBINO CINESE
La recente, triste e tragica rapina con omicidio di una bambina cinese di 9 mesi e del padre ha spinto ASSOCINA a fornire alcuni consigli utili per tutti. Piccole accortezze che possono servire che incollo qui sotto e che trovate su sito (anche in cinese): http://www.associna.com/it/2012/01/06/i-consigli-contro-furti-e-rapine/
ATTENZIONE CON IL PASSEGGINO SI E' PIù VULNERABILI



I consigli contro i furti e le rapine di Associna

A PIEDI


  • · camminate sul marciapiedi opposto rispetto al senso di marcia dei veicoli, potete controllare auto e moto che viaggiano troppo vicini al marciapiede. State più vicino al muro possibile
  • · se aspettate il semaforo a piedi, state distanti dalla strada e vicini al muro
  • · la borsa va tenuta al lato opposto della strada
  • · nei limiti del possibile, evitate le strade isolate o poco illuminate;
  • · Dividete i documenti e i contanti, soprattutto se prelevate o avete i soldi dell’incasso.
  • · se fuori dalla Banca o dalle Poste vedete delle persone sospettose, attendete che qualcun esca ed uscite insieme – non uscite da soli.
  • · se notate una persona che ha bisogno di aiuto, siate diffidenti, potrebbe essere una scusa per essere rapinati (con altri complici).
  • · se siete in bici, non mette la borsa o lo zaino davanti nel cestino.
  • · se siete in un posto pieno di gente, sull’autobus o sul treno: tenete la borsa, portafogli e zaini davanti a voi, visibile tenendo la mano sopra i vostri soldi.
  • · se siete con un passeggino o con una carrozzina, siete una “preda” più facile. Non portate dunque troppi contanti quando accompagnate neonati ed anziani.


IN AUTO


  • · quando vi fermate ai semafori, tenete le finestre chiuse e le porte bloccate
  • · non tenete la borsa sul sedile o cruscotto: tenetelo sotto il sedile, portacruscotto o bagagliaio
  • · quando parcheggiate, non lasciate nulla di visibile: potrebbero rompervi la finestra solo per rubare un vestito di poco valore.
  • · quando siete in autostrada e volete riposarvi, non sostate in aree troppo isolate – potete essere derubati da malintenzionati
  • · BOTTA DELLO SPECCHIETTO se un motorino vi sposta lo specchietto, non fate nulla: se è una rapina, c’è un complice in moto dietro pronto a rubarvi l’orologio. Sistemate lo specchietto più tardi fuori dal traffico.
  • · TAGLIO DEL PNEUMATICO se avete una ruota sgonfia e un motociclista vi avverte della foratura, non fidatevi: potrebbero avervi bucato loro la ruota. Fermatevi, rimanete dentro e chiamate la polizia 113 o carabinieri 112
  • · AUTOSTOPPISTA, FINTO INCIDENTE O FINTO FERITO diffidate da chi chiede un passaggio o aiuto, anche se è da solo: può essere una trappola.


CASA


  • Le serrature delle porte blindate dopo 4 anni diventano apribili dai ladri professionisti. Cambiatele se sono passati più di 10 anni
  • · Fate le fotocopie dei documenti importanti (Carta Identità, Patente, Permesso di Soggiorno, Passaporto, Contratti…) e teneteli in un luogo separato dagli originali
  • · Fotografate gli oggetti di valore, soprattutto se hanno dei codici di identificazione – serve per poter denunciare gli oggetti
  • · Scambiate coi vostri vicini di casa i numeri di cellulare, chiedendo di chiamare se notano qualcosa di strano.
  • · I primi posti esaminati dai ladri sono: gli armadi, i cassetti, i vestiti, l’interno dei vasi, i quadri, i letti ed i tappeti.
  • · Avvisate i vostri figli (soprattutto minorenni) di non aprire a nessun estraneo. Eventuali letture di gas e acqua comunicatele voi stessi, senza aprire la porta. I contatori della Luce sono fuori dalla vostra abitazione.
  • · Se abitate in case isolate, la miglior soluzione (oltre che all’antifurto, finestre e porte blindate) è avere un cane da guardia
  • · L’orario preferito dai ladri è tra le 3:00 e le 5:00 di mattino. Ma se conoscono le vostre abitudini, sceglieranno quando non ci sarete. Ci mettono in media 7 minuti!
  • · Se avete molti valori – comprate una cassaforte a tempo: anche se date la combinazione ai ladri, è inutile – si apre solo a determinate ore
  • · Non lasciate coltelli in vista: i ladri possono tranquillamente usarli contro di voi.
  • · Non lasciata le chiavi nella serratura della porta blindata: i ladri così riescono ad entrare più facilmente! Usate anche il chiavistello manuale come ulteriore sicurezza.
  • · Se notate residui di cera, colla o lucido per scarpe sulla serratura: i ladri hanno cercato di copiare la vostra chiave con un calco. Cambiate velocemente la serratura.
  • IN NEGOZIO
  • · Dotatevi di telecamere a circuito chiuso: i ladri si possono ritrovare se si conosce il sesso, l’età, la statura, la carnagione e il colore dei capelli. Inoltre esponente un cartello “il locale è videosorvegliato”
  • · La durata media delle rapine è di 1 minuto: rapinano ciò che è contenuto nella cassiera e vicino al banco vendite. Dotatevi dunque di una cassaforte a tempo (che si può aprire ogni TOT minuti), in modo da proteggere il resto dei contanti.
  • · Per evitare che persone con casco o la sciarpa alta entrino nel negozio – dotatevi di porta con serratura a telecomando (quelle usate nelle gioiellerie)
  • · Non reagite con violenza ai rapinatori: ultimamente i furti sono molto violenti anche nei riguardi dei cittadini cinesi
  • · Alla chiusura, dividete i soldi dell’incasso in varie tasche e in più portafogli.
  • · Cambiate le abitudini di trasporto dell’incasso: preferite il giorno alla sera, cambiando spesso l’orario. Tenete l’incasso della fine giornata in una cassaforte (cementata a terra e/o a tempo) in negozio: è più al sicuro nella cassaforte che portare via i soldi alla sera.

SABATO 7 GENNAIO 2012

10 anni del sito dei pediatri liguri. Libertà e indipendenza dal mercato

Avevate già ricevuto l'avviso del compleanno. Ora ve lo invio pubblicato a stampa  (http://www.apel-pediatri.org/attachments/415_10%20anni%20di%20APEL.JPG   )  . Come si dice in grassetto "Libertà e indipendenza dal mercato non è solo uno slogan ma una linea di comportamento" dimostrata in 10 anni di indipendenza e di azioni a favore dei bambini e delle famiglie e di aggiornamento della professione medica e pediatrica in particolare.
Ricordo anche la possibilità di interagire via Facebook

Buon week-end
Alberto Ferrando

VENERDÌ 6 GENNAIO 2012

SE NON VUOI CHE TUO FIGLIO  MUOIA LEGALO

QUESTO TITOLO APPARE SU UN SITO DI MAMME di cui riporto l'articolo:
Se non vuoi che tuo figlio muoia, mettigli le cinture (dal sito www.mammafelice.it, link diretto a quanto qui scritto e riportato a : http://www.mammafelice.it/2011/06/13/se-non-vuoi-che-tuo-figlio-muoia-mettigli-le-cinture/).
RIPORTO QUANTO SCRITTO DA UNA MAMMA E VI PREGO DI DIFFONDERLO A TUTTI, DI FARLO LEGGERE. BAMBINI MORTI PER MANCANZA DI SICUREZZA CE NE SONO TANTI (LEGGETE SOLO QUI A QUESTOLINK:http://paoblog.wordpress.com/2011/09/28/ssicurezza-stradale/). E COME VIVONO I GENITORI DOPO?
MA MI FERMO QUI E LEGGETE E MEDITATE E FATE CAMBIARE ABITUDINI DANNOSE.
http://www.mammafelice.it/2011/06/13/se-non-vuoi-che-tuo-figlio-muoia-mettigli-le-cinture/
http://www.repubblica.it/motori/attualita/2011/09/22/news/motori_seggiolini_allacciati_male-22064865/
http://archiviostorico.corriere.it/2011/settembre/27/coma_mesi_dopo_incidente_Non_co_7_110927018.shtml

 

VENERDÌ 6 GENNAIO 2012

BUONA EPIFANIA E RITIRO CINTURA SEGGIOLONE IKEA

Buona Epifania
Uscite tanto (ma copritevi le temperature si sono un pò abbassate e c'è molto vento) con le cinture di sicurezza ben allacciate in auto, sul seggiolone, sul passeggino ecc.. Le previsioni di malattie? Vomito e diarrea (vedete cosa fare qui: http://medico-bambini-genova.blogautore.repubblica.it/2011/12/14/diarrea-e-vomito/ ), febbri e tossi e mal di gola. TRovate sui blog e sul sito quache istruzione e ricordate che il criterio più importante se preoccuparvi o meno è lo stato di benessere o malessere del bambino. Ovvio che se ha febbre è mogio (vedete come sta quando sfebbra). ma preoccupatevi di più quando è mogio, diverso dal solito anche se non ha febbre. Vostro figlio lo conoscete di più Voi genitori che qualsiasi altro. PER LA FEBBRE SOLO PARACETAMOLO E, DOPO I 6 MESI, IBUPROFENE NON USATE ALTRI ANTINFIAMMATORI O ASPIRINA (se non in casi particolari su indicazione medica)
QUI SOTTO UNA INFORMAZIONE DI SICUREZZA SU UN DIFETTO DI UNA CINTURA DI UN SEGGIOLONE.
Alberto Ferrando

IKEA invita i clienti a sostituire la cintura del seggiolone ANTILOPprodotto dal fornitore N. 17389 e con data di produzione 0607-0911 (AAMM – anno e mese) a contattare immediatamente il Servizio Clienti o utilizzare la CHAT dedicata. contatta il Servizio Clienti IKEA al numero verde 800 92 46 46, dalle 9 alle 20, da lunedì a sabato, per ricevere gratuitamente la sostituzione della cintura.

Questa operazione non riguarda altri seggioloni.
Buona Epifania

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

29 dicembre 2011;

OCCHIALI 3D AI BAMBINI?

A questo link il parere del Ministero della Salute per l'uso degli occhiali 3d: NO AI BAMBINI sotto ai 6 anni. Uso limitato a tutti. Monouso per sicurezza: vedi:

http://www.apel-pediatri.org/attachments/406_Ministero%20Salute%20-Circolare%20Occhiali%203D%20Cinema.pdf

Un Caro Saluto
Alberto Ferrando

 

 

12 febbraio: Meningite a Savona (18 febraio Bambino migliorato)

Cari Genitori
Leggerete domani sui giornali, probabilmente, di un caso di un bambino di Albissola (SV) ricoverato in prognosi riservata a SV per meningite da meningococco.
I pediatri sono stati informati dal primario di Pediatria di Savona Amnon Cohen. Speriamo di avere buone notizie a breve in quanto, se trattata precocemente la meningite ha una prognosi buona.
Vi informo non per rovinarvi il week-end ma per fare alcune precisazioni sulla malattia:
In età pediatrica i germi che più comunemente causano la meningite sono tre:
1) Hemophilus influenzae per cui esiste un VACCINO efficace che a tutti i bambini viene offerto fin dal 61 giorno di vita insieme ad altri nel vaccino detto esavalente (tetano, difterite, poliomielite, epatite B, pertosse e appunto Hemophilus influenzae). Efficacia quasi del 100%. Di fatto sono scomparse le meningiti causate da questo germe da quando i bambini vengono vaccinati
2) Meningococco: qui il discorso è più complesso in quanto esistono tanti tipi di meningococco. I più frequenti in Italia sono due : il B e il C. Abbiamo il vaccino solo per il C responsabile di circa la metà delle meningiti da meningococco. La vaccinazione viene offerta a tutti i bambini dal 13 mese di vita (ma si può fare anche prima)
3) Pneumococco: i pneumococchi sono 90 e abbiamo avuto finora un vaccino, detto eptavalente, contro 7 dei 90 germi e da poco abbiamo a disposizione il vaccino tredicivalente. Il vaccino viene offero a tutti i bambini dal 61 giorno e si consiglia ai bambini tra i 2 e i 3 anni che hanno fatto l'eptavalente di fare un richiamo con il nuovo tredicivalente.
Per le norme di isolamento e profilassi qui sotto trovate la delibera della Regione Liguria del 2008. In sintesi i contatti STRETTI (familiari, compagni di classe) debbono fare una terapia antibiotica di 2 giorni al massimo E NON I CONTATTI DEI CONTATTI.
UN CARO SALUTO
Alberto Ferrando

 

 

 

23 gennaio 2011

Vi segnalo che sul Secolo di oggi trovate alcuni mie consigli che pubblicherò sul sito www.ferrandoalberto.itnei prossimi giorni in ARTICOLI SU QUOTIDIANI ove trovate tutti gli articoli precedenti. L'influenza è in calo netto e Vi allego il report del Dipartimento di salute ove potete vedere che siamo in riduzione (ma non alla fine per cui qualche febbrone c'è).

Colgo l’occasione, se così si può dire, di una notizia recente di cronaca: ragazza di 14 anni ricoverata in coma etilico a Savona (http://www.savonanews.it/leggi-notizia/argomenti/attualit/articolo/savona-minorenne-in-coma-etilico-ora-ricoverata-in-pediatria.html ) per fornire alcuni dati, alcune considerazioni e qualche consiglio.

Intanto la ragazza si è ripresa, forse non c’era solo alcool ma altre sostanze (droghe) ma, e soprattutto, non è una situazione isolata. Al solito la notizia fa clamore quando viene pubblicata ma negli ultimi anni si sono rivolti a me famiglie i cui figli sono stati sottoposti a ricovero per problemi di alcool e di “altro”. In particolare due ragazze under 14 andate in coma alcoolico e una a cui è stata somministrata una droga per via venosa. Ma per questi casi “gravi” quanti altri ragazzi e ragazze usano, o fanno abuso, di alcool e droghe? E cosa possiamo fare?

Rispondo nell’ordine con dei dati tratti da un documento ufficiale (Eurispes/Telefono azzurro pubblicato sul sito www.telefonoazzurro.it) ove tra le varie notizie viene indagato anche il comportamento dei ragazzi nei confronti dell’alcool.

Premetto anche che le “preoccupazioni” di noi pediatri per la salute dei bambini sono soprattutto (dati ufficiali “Rapporto sullo stato di salute dell’infanzia” da parte del Centro per la Salute del bambino del 2005), nell’ordine: la mortalità per incidenti di auto nella fascia di età 15-20 anni, due problemi di salute emergenti (asma e obesità) e soprattutto la sofferenza mentale, il disagio il malessere. Ricordo che in tutto il mondo, Italia compresa, si intende per età pediatrica il periodo di vita compreso tra la nascita e la maggior età (18 anni) e che certe situazioni, come gli stili di vita si insegnano nei primi anni di vita soprattutto con il nostro esempio e non con le parole, le sgridate, la repressione o , peggio ancora, le botte o la violenza in genere per cui l’educazione all’uso dell’alcool va fatta ben prima dell’adolescenza.

Il rapporto Telefono azzurro/Eurispes ci fornisce questa fotografia dell’Italia di oggi:

“QUASI IL 28% DICHIARA DI BERE SUPERALCOLICI.

L’adolescenza è l’età dell’attrazione nei confronti dei pericoli e di ciò che è oggetto di divieto. Da qui la frequente attrazione per l’alcol, le sostanze stupefacenti ed il fumo: comportamenti “da grandi”, che gli adulti “proibiscono” e definiscono dannosi.

Dall’indagine emerge che gli intervistati dichiarano di stare a debita distanza da sostanze pericolose come droghe, alcol e psicofarmaci, mostrando così un comportamento responsabile. La larghissima maggioranza degli adolescenti afferma di non aver mai fatto uso di eroina (94,9%), di lsd/ allucinogeni e ecstasy/acidi (in entrambi i casi 94,5%), di psicofarmaci (92,6%), di cocaina (92,2%), di hashish/marijuana (86,6%).

Quasi la metà del campione non beve mai vino e birra, ma non va sottovalutato che oltre un terzo (36,8%) lo fa occasionalmente, e ben l’11,7% lo fa spesso. È importante poi sottolineare l’esistenza di una discreta percentuale di ragazzi intervistati a cui capita di bere superalcolici (occasionalmente il 21% e spesso il 7,8%), spinti forse, visto la loro giovane età, dalla curiosità di assaporare il gusto del “proibito” che spesso cela, tuttavia, pericoli da non sottovalutare. "

Considerazioni: a parte i numeri e le percentuali l’uso dell’alcool è sempre più frequente tra i giovani, incentivato da pubblicità e da interessi commerciali e di vario tipo anche da parte di Istituzioni (il pensiero va all’Oktoberfet svolta a Genova e patrocinata anche da Istituzioni che come obiettivo avrebbero dovuto incentivare gli stili di vita e promuovere la salute) e a questo comportamento/problema ci dobbiamo pensare tutti: noi pediatri, Voi genitori, insegnanti e tutti coloro che sono a contatto dei bambini e dei giovani.

Direte come? Non posso in due righe dire come né sono in grado in quato la soluzione di un problema si fa insieme. Vi ricordate quando si fumava nei locali pubblici e al cinema? E’ un esempio di come le cose sipossono, se si vuole, cambiare. Intanto noi qualcosa possiamo fare, innanzitutto come ho già scritto con l’esempio quotidiano: non diamo il cattivo esempio: i bambini imparano da noi osservando i nostri comportamenti e imitandoci: che credibilità ha un genitore che sgrida un figlio perché fuma mentre lui stesso fuma?. Possiamo fare altro? Si, stare di più con i nostri bambini o stare meglio insieme quando si è insieme: a volte siamo presenti, con il fisico, ma assenti, con la mente, il cuore l’affetto.

Di questo hanno bisogno. Ad alcuni ho consigliato nel tempo varie letture a partire da vari libri di Paolo Crepet, a G. Bollea e ora Vi consiglio anche questa lettura, anche se vostro figlio/a è piccolo: “Ho 12 anni faccio la cubista mi chiamano Principessa. Storie di bulli, lolite e altri bimbi” di  Pijola”. Storie tristi ma vere e che fanno meditare sulla solitudine dei ragazzi che li rende vulnerabili a richiami di alcool, fumo droghe e a una sessualità precoce svincolata dalla affettività ma che nasconde spesso una grande carenza affettiva.

 

31 dicembre 2010
Con questa ultima mail dell'anno Vi Auguro un Buon Fine Anno e soprattutto un buon anno nuovo che speriamo tutti , quasi sempre, migliore. Molte cose dipendono da noi, altre, purtroppo o per fortuna no.  Ma festeggiamo e per festeggiare Vi invio le mail più belle che ho ricevuto e che mi avete mandato.
Intanto l'influenza è arrivata e trovate allegato il "report" settimanale delle infezioni da cui si vede come abbiamo raggiunto questa settimana il picco della media degli anni precedenti (eccetto l'anno scorso che ha anticipato per la "suina").

Lo studio riapre regolarmente lunedì 3 gennaio e per ora non fatevi mancare in casa antipiretici e non date antibiotico senza consulenza.
Perchè? Per i seguenti motivi:
1) Nelle forme virali NON serve a nulla. L'antibiotico serve solo nelle infezioni batteriche e non fa nulla contro i virus nè le possibili complicazioni. Una volta si dava l'antibiotico per prevenzione ma era più per paura e per la falsa sicurezza di prevenire complicazioni che se debbono venire vengono nonostante una terapia , cosìdetta, preventiva
2) L'uso frequente degli antibiotici determina resistenza dei germi per cui si rischia che non funzionino quando servono
3) Molte infezioni batteriche (oltre la metà delle otiti) guariscono anche senza antibiotico. Così come non servono in tutte le bronchiti (solo in una minoranza e in base alle condizioni generali del malato ) nè nelle enteriti
4) Da oltre 25 anni non abbiamo un nuovo antibiotico per i bambini per cui il rischio di resistenze è altissimo
5) Ogni farmaco (non solo 'antibiotico ma anche integratori, sciroppini normali, di lumaca, terapie alternative) danno effetti di allergia o intolleranza in circa 5 casi su 100

Un Caro Saluto e rileggete con gioia le lettere 1 e 2 e con riflessione la tre

Un abbraccio

Alberto Ferrando
1) ABBRACCIAMOLI
ieri mi sono imbattuta in un articolo su una rivista che mi arriva per posta, che condivido pienamente :
LA FORZA DELL'ABBRACCIO

L'abbraccio è oggi diventato una vera e propria terapia per aiutare a stare bene. Numerosi infatti sono gli effetti positivi che ha sul nostro organismo, grazie allo stretto legame che esiste tra pelle, corpo e sentimento.
Abbracciarsi ... per star bene!

L'abbraccio è un gesto innato nell'uomo che. Oltre ad essere una dimostrazione pratica di affetto, porta con sé tanti e diversi benefici. E' infatti uno dei primi gesti che sperimentiamo nel venire al mondo e che comunicano al  bambino appena nato calore e senso di protezione. Studi scientifici condotti recentemente in Italia hanno evidenziato che in due persone che si abbracciano - anche se estranei tra loro - avviene una sorta di sincronizzazione cerebrale, nel senso che i tracciati elettrocenfalografici, inizialmente diversi, diventano via via simili fino a sovrapporsi.

Non solo, ma oltre a divenire simili divengono anche più armonici, con indubbi effetti positivi sul benessere psicofisico di entrambe le persone. Tali benefici sono illustrati e spiegati in un'altra indagine medica, condotta a Los Angeles dal Dott. Mark Katz, da cui emerge che l'abbraccio contribuirebbe a rafforzare il sistema immunitario, a combattere lo stress e a lenire le situazioni di panico improvviso. Sempre secondo il Dott. Katz, sarebbe opportuno praticare l'abbraccio almeno sette volte al giorno con le persone più care per ristabilire armonia in noi stessi e nel rapporto.

Questo semplice gesto contiene infatti tutto ciò di cui una persona ha bisogno: piacere, pace, gioia, emozioni.
CONSIDERAZIONI PERSONALI
Quindi: abbracciamo più che possiamo i nostri figli, sbacciucchiamoli tantissimo ... non abbiamone paura ... anche se siamo sempre di corsa e il tempo è contato ... troviamo un attimo per abbracciarli ... ne hanno bisogno ... con Silvia lo faccio da quando è nata, e posso assicurare che da' un'emozione fortissima ... anzi se non l'abbraccio la piccola marmocchia mi sgrida e me lo fa notare!!! 
Al mattino per alzarla da letto e mandarla a scuola il rito è sempre quello: un abbraccio fortissimo e un superbacione!!! E il sorriso si dipinge subito sulla sua faccia ... e vi posso assicurare che è LA GIOIA Più BELLA per iniziare la giornata lavorativa.

Scusi lo sfogo ... ma volevo condividere questo articolo con qualcuno ... che di bambini se ne capisce!
2)MUSICA IN GRAVIDANZA: TESTIMONIANZA DI UNA MAMMA

Cari Genitori e ragazzi e Colleghi

Vi invio questa bellissima testimonianza di una mamma sulla musica e sui rapporti "istintuali" tra genitori e bambini e sulla riscoperta di vecchi e sempre validi strumenti: la lettura (Nati per leggere e leggere per crescere) ad alta voce ai figli e la musica (iniziativa Musica per crescere). Pr sentire la musica citata andate a questo link:  http://www.youtube.com/watch?v=7wfYIMyS_dI&ob=av3n

Un Caro Saluto a tutti

Alberto Ferrando

Gent.mo dott. Ferrando,
è accaduta una cosa straordinaria. Mio figlio, Simone, non vuole mai ascoltare la musica, ma oggi ho ascoltato per la prima volta dopo il parto only time una canzone che ascoltavo quando ero incinta, quando avevo le doglie e stavo per partorire, lui stava giocando ad un tratto si è bloccato si è avvicinato a me, mi è venuto in braccio (cosa rarissima per il suo carattere abbastanza riservato) l'ha ascoltata immobile e ha voluto risentirla e ancora risentirla per più volte. Ricordo che quando l'ascoltavo mi accarezzavo la pancia, cantavo emozionandomi perchè mi piaceva tantissimo questa canzone, chiudevo gli occhi e cercavo di immaginarmi come poteva essere lui... Le assicuro che è un'esperienza  unica, indescrivibile, io e lui fermi, immobili tenendoci la mano. E' straordinario. Perchè le dico questo? perchè ricordo le sue parole un giorno quando io avevo appena partorito, mi ha detto dovete riscoprirvi, imparare a conoscervi, aveva ragione, solo ora capisco il vero senso di queste parole: riscoprirvi.... verissimo.... Questa è la fortuna di essere donna, madre, non esiste dono più grande di questa fortissima emozione e anche se crescendo mio figlio mi farà sicuramente girare le scatole questo mi ha ripagato di tutta la fatica fatta fino ad ora e di quella che mi aspetta....
Volevo soltanto condividere con lei questo piacere immenso e dirle che come sempre aveva ragione. Quando è nato non è stata solo una separazione fisicamente, anche mentalmente lo è stata, prima era parte di me, dentro di me, sapevo tutto di lui quando dormiva, quando aveva il singhiozzo, quando calciava... io già lo conoscevo, poi tutto difficile... solo il tempo (ONLy TIME) aiuta a conoscerti, a riscoprirti... oggi io e lui ci siamo riscoperti, eravamo un'unica anima questo è ciò che mi è accaduto...
Naturalmente finito il momento magico lui torna la testa di ........ di prima e io la madre apprensiva che continua a non capirlo... Ma chi si accontenta gode.... accontentiamoci...e questa volta direi proprio non di poco....



3)PICCOLE PESTI SENZA REGOLE E CONTROLLI
Volevo portarla a conoscenza di un fatto increscioso capitatoci oggi in un ristorante. Oggi come ieri abbiamo partecipato al Festival della Scienza con diversi laboratori programmati che potesse avere qualche interesse per Silvia. Non avendo il tempo di andare a casa per il pranzo abbiamo optato per un pasto leggero e veloce al ristorante utilizzato, visto l’occasione del Festival, soprattutto da famiglie con bambini piccoli.

Sono rimasta sconcertata dalla negligenza che purtroppo diversi genitori hanno verso i figli, lasciandoli vagare per il ristorante come se niente fosse (con possibilità di uscita dalla porta principale!) e di frugare dentro alle credenze del locale dove spesso possono esserci prodotti pericolosi (vedi detergenti per la pulizia!!!) o oggetti pericolosi (vedi cassetti con i coltelli!!!).
Le sembra normale che una bambina che avrà avuto si e no 1 anno e mezzo si sia messa a frugare in questi cassetti girando poi per i tavoli con i detersivi nelle mani, mentre i genitori erano tranquilli a chiacchierare senza badare alla figlia??? Sono rimasta ancora più scioccata quando Stefano ha deciso di intervenire andando ad avvisare i genitori di quello che la figlia stava facendo e loro si sono ancora offesi invece di intervenire subito verso la figlia. E poi ci chiediamo come certe cose possono succedere …

Scusi lo sfogo

1 Novembre 2010: Vaccino antinfluenzale

 

Cari genitori
Vi invio qualche informazione sul vaccino antinfluenzale. Parlatene tra Voi e poi se avete dubbi ne potremo parlare insieme. Intanto.......allacciate le cinture in auto a Voi e ai Vostri pargoli e ripassatevi le manovre se un boccone andasse di traverso. Sul sito www.ferrandoalberto.eu ho aggiunto dei bei poster con spiegazioni semplici e accurate
Un Caro Saluto
Alberto Ferrando

Inizia la campagna vaccinale per l’influenza stagionale (in Liguria dal 10 Novembre per i soggetti a rischio mentre in Farmacia è già disponibile da settimane per cui molti di Voi hanno già fatto vaccinare i bambini. Quelli a rischio no ma evito commenti che a nulla servirebbero). In base al Decreto Ministeriale (che trovate sul sito www.apel-pediatri.it) l’offerta del vaccino e la somministrazione, gratuita, viene fatta a varie categorie e soprattutto ad adulti di età superiore a 65 anni, a soggetti di età da 6 mesi a 65 anni con patologie di vario tipo, asma compresa, ad addetti a determinati servizi pubblici ma non ai bambini “sani” (o cosìdetti sani in quanto , soprattutto nei primi anni di asilo nido o di asilo hanno sempre qualche acciacco) seppur le principali società scientifiche dei pediatri e degli igienisti (SIP-FIMP-SITI) consigliano di vaccinare i bb sani di età inferiore a 6 anni per rischi di complicanze, come fanno alcuni paesi come gli USA dal 2004.
Purtroppo i messaggi in tale senso della categoria medica, e anche pediatrica, non sono univoci e non tutti aderiscono alla raccomandazione delle società scientifiche di cui sopra. In USA in 5 anni di raccomandazioni da parte società scientifiche e di organi istituzionali
si è arrivati a coperture elevate e auna riduzione della malattia e soprattutto delle complicanze.
Certamente,come è già successo per altri vaccini, prima o poi anche il ministero (e le regioni e le ASL) si "accorgerà" dei vantaggi in termini sanitari diretti (riduzione di malattia, complicazioni, ricoveri, somministrazione di farmaci e altro) e indiretti (spese assistenziali, assenze da scuola, assenze dal lavoro dei genitori) della vaccinazione che verrà finalmente offerta e somministrata gratuitamente ai bambini.

Vi fornisco informazioni essenziali:

1) Il Vaccino è raccomandato per alcune situazioni a rischio (patologie) e in alcune età. La fornitura e la somministrazione è gratuita per le persone di età superiore ai 65 anni e per tutte le età in presenza di fattori di rischio per  patologia o per altre condizioni che trovate sulla circolare ministeriale scaricabile dal seguente indirizzo Internet e incollati qui sotto per agevolare la lettura*. http://www.normativasanitaria.it/normsan-pdf/0000/34861_1.pdf 2)

Da anni noi pediatri segnaliamo come i bambini rappresentino il bersaglio preferito dall’influenza come scritto anche nella citata circolare di luglio 2010 del Ministero della Salute “Le fasce di età più colpite sono risultate quelle dei bambini di età compresa tra 0 e 4 anni (incidenza: 232 per 1000 assistiti), e tra 5 e 14 anni (271 casi per 1000); l’incidenza decresce all’aumentare dell’età, e raggiunge il valore minimo negli anziani (da 64 per 1000 assistiti tra 15 e 64 anni, a 26 per 1000 tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni)” e che gli stessi bambini rappresentino i principali untori per fratellini piccoli, genitori e nonni. Potete vedere nel seguente grafico l’andamento nel 2009 ove risulta evidente come l’età pediatrica è stata quella più colpita: clicca su questo indirizzo:

http://www.influciri.it/risultati_2008_2009/nazionale/nazionale_files/FMPro_ili1.jpg


2) Da anni i pediatri negli USA, in Canada e in altri paesi come Austria, Estonia, Lituania, Finlandia, Slovacchia, Slovenia, Lussemburgo raccomandano la vaccinazione nei bambini da 6 a 24 mesi o fino ai 5 anni.

Cosa consigliare?

1) Innanzitutto vaccinazione ai bambini e adulti con situazioni di rischio  a cui il vaccino è offerto gratuitamente. Ai pediatri che hanno fatto domanda alla ASL verrà offerta la possibilità di 30 vaccini per queste categorie che avranno vaccino e somministrazione gratuitamente (limitatamente alle dosi fornite). I bambini con situazioni di rischio saranno chiamati dal pediatra o dal personale di studio.La campagna vaccinale inizierà, come già detto, dopo il 10 novembre. Infatti solo per quella data verranno resi disponibili i vaccini. Finite le dosi potranno essere vaccinati presso i Centri di vaccinazione (gratuitamente su richiesta del pediatra che attesti la presenza di fattori di rischio)

2) Per gli altri esclusi dalla circolare ministeriale il vaccino può essere fatto presso i centri vaccinali a pagamento (circa 21 euro) a vaccino o dal pediatra curante.

3) Le dosi sono: 1 iniezione dopo i 9 anni e a chi è stato vaccinato nel 2009 e 2 iniezioni sotto ai 9 anni di età a distanza di circa 1 mese.

4) Per chi vaccinare dobbiamo valutare varie situazioni e soprattutto la frequenza in comunità, la frequenza con cui si ammalano e la situazione familiare. Infatti se:

5) In casa ci sono bambini di pochi mesi o adulti con patologia o deficit immunitari è consigliabile vaccinare i nostri piccoli “untori” che possono portare l’influenza a casa

6) Ovviamente sentirete pareri di tutti i tipi con dichiarazioni calcistiche (io sono contrario o io favorevole) mentre dobbiamo insieme valutare i pro e i contro (rapporto rischio /beneficio ) di quanto facciamo.

Qui sotto alcuni spunti presi dalla circolare e una considerazione e consiglio su tutto quanto:

1) IL VACCINO ANTINFLUENZALE NON PROTEGGE DA TUTTE LE FORME FA RAFFREDDAMENTO CHE CI SONO PER CUI NON ILLUDETEVI, VACCINANDO, DI NON FAR AMMALARE IL BAMBINO. PROTEGGE “SOLO”, SI FA PER DIRE, DALL’INFLUENZA STAGIONALE

2) EVITATE LUOGHI AFFOLLATI, FATE STARE I BAMBINI ALL’ARIA APERTA ANCHE QUANDO FA FREDDO, FATELI BERE TANTO E MANGIARE TANTA FRUTTA E VERDURA E NEI WEEK-END PORTATELI A RESPIRARE ARIA BUONA E NON IN LOCALI CHIUSI OVE C’’E’ TANTA GENTE. VANNO BENE ANCHE LE NOSTRE RIVIERE E IL NOSTRO ENTROTERRA SENZA DOVER ANDARE PER FORZA SULLE ALPI SVIZZERE

3) ANCHE SE QUALCUNO CI REMA CONTRO SPIEGATE E INSEGNATE AI BAMBINI LE NORMALI, E POCO ATTUATE, MISURE IGIENICHE: LAVAGGIO DELLE MANI

(http://www.apel-pediatri.it/H1N1/informazione%20ai%20pazienti%20da%20parte%20dei%20pediatri.doc http://www.apel-pediatri.it/H1N1/Come_lavarsi_le_mani%20165x237_rivista.pdf ) E IGIENE QUANDO SI STERNUTISCE (METTERE IL BRACCIO DAVANTI ALLA BOCCA O USARE UN FAZZOLETTO: vedete questo poster: http://www.apel-pediatri.it/H1N1/Cover%20your%20cough%20CDC.PDF

Misure di igiene e protezione individuale

La trasmissione interumana del virus dell’influenza si può verificare per via aerea attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. Per questo, una buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie può giocare un ruolo importante nel limitare la diffusione dell’influenza. Recentemente l’ECDC ha valutato le evidenze sulle misure di protezione personali (misure non farmacologiche) utili per ridurre la trasmissione del virus dell’influenza, ed ha raccomandato le seguenti azioni:

1.            Lavaggio delle mani (in assenza di acqua, uso di gel alcolici) Fortemente raccomandatoU .

2. Buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani)         RU accomandatoU

3.            Isolamento volontario a casa di delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale URaccomandato

U 4.            Uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologia influenzale quando si trovano in ambienti sanitari (ospedali)URaccomandato.U

Tali misure si aggiungono a quelle basate sui presidi farmaceutici (vaccinazioni e uso di antivirali). Una campagna di comunicazione sulla prevenzione dell’influenza dovrà quindi includere informazioni sulle misure non farmaceutiche.

Tra i messaggi da privilegiare vi sono: l’igiene respiratoria (contenimento della diffusione derivante dagli starnuti, dai colpi di tosse, con la protezione della mano o di un fazzoletto, evitando contatti ravvicinati se ci si sente influenzati); l’evidenziazione che un gesto semplice ed economico, come il lavarsi spesso le mani, in particolare dopo essersi soffiati il naso o aver tossito o starnutito, costituisce un rimedio utile per ridurre la diffusione dei virus influenzali, così come di altri agenti infettivi.

Sebbene tale gesto sia sottovalutato, esso rappresenta sicuramente l’intervento preventivo di Uprima sceltaU, ed è pratica riconosciuta, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, tra le più efficaci per il controllo della diffusione delle infezioni anche negli ospedali.

 

-  29 Ottobre 2010: Muore bambino di 2 anni a Genova. Sospetto soffocamento:

Oggetto: Pugno alo stomaco

Cari genitori

Ieri è morto improvvisamente un bambino di 2 anni a Genova (quartiere Oregina). Si parla di soffocamento da corpo estraneo ma la risposta definitiva l'avremo nei prossimi giorni in quanto responsabile di morte improvvisa sono anche altre cause e solo una autopsia può consentire di dire cose e sicure.

Intanto ricordo a tutti quello che possiamo e dobbiamo sapere e fare: la manovra da disostruzione delle vie respiratorie. Se avete dubbi contattate lo studio per farla o ripeterla (dal 4 mese di vita del bambino) e per ora guardate il materiale  e i video che trovate sul sito www.ferrandoalberto.it e www.apel-pediatri.it

Ricordo che in Italia circa 50 bambini all'anno (uno alla settimana quasi) muoino per soffocamento da corpo estraneo. I dati degli USA del 2007 sono ancora più impressionanti (dati ufficiali dei Cente for Disease Control di Atlanta) 1000 bambini sotto l'anno, circa 150 tra 1 e 4 anni, 40 tra 4 e 8 anni. Poi grandi numeri per i soggetti (3200 all'anno) anziani sopra ai 65 anni.

Vi prego di diffondere questa notizia insieme a quella, disattesa da tanti, delle misure di sicurezza in auto: seggiolini e cinture di sicurezza e guida prudente, non siamo, come molti pensano o si comportano, ad una gara d'auto quando portiamo i nostri bambini in giro!

Un'altra riflessione: quanto si parla di cose da poco o almeno che non mettono a rischio la vita, quante persone sentirete che vogliono il pediatra a casa per febbre (che consente comunque al bambino di uscire per fare una visita in ambulatorio) e di conseguenza hanno due o più pediatri (spesso a pagamento, nei paesi anglosassoni li chiamano "boutique" doctor. ma ne parleremo) e quanto poco si parla E SI ATTUANO VERE MISURE DI PREVENZIONE su cose "vitali". Pensiamoci tutti insieme anche su come tirare su il meglio possibile i nostri figli: parliamo insieme di queste prevenzioni e ...della scuola, dei valori della vita (che non dovrebbero essere solo o prevalentemente quelli materiali (crisi di pianto da videogiochi, pianto da telefonino , disperazione da chirurgia estetica man mano che si cresce ecc. ecc.).

Scusate se mi sono lasciato andare ora corro al lavoro ma la frustrazione e l'angoscia che mi assale quando leggo queste notizie mi fa stare male e venire anche della rabbia per quello che in certi casi di potrebbe fare e non si fa!

Un abbraccio    Alberto Ferrando

 

- 23 Ottobre Subject: Musica, TV e radio, Articolo sul giornale

Cari genitori

Ho ricevuto a voce molte testimonianze sulla musica in gravidanza. Via mail questa:

" la testimonianza sulla musica che ci ha mandato è verissima, in travaglio e durante il parto di Alessia io ascoltavo la mia cantante preferita, la Mannoia, lei è nata sulle note di Sally e ogni volta che la ascoltiamo io piango per l'emozione e lei batte le mani e mi guarda in un modo profondissimo... differente da quando sente altra musica, ove si limita a ballare...."

Sul Corriere Mercantile di oggi un articolo sulla tosse che potete vedere sul sito www.ferrandoalberto.it in "Articoli sul Giornale" (Indirizzo diretto:  http://www.apel-pediatri.org/articoli-giornali.html ).
Domani, domenica trovate un articolo sul "Il Secolo XIX" (che metterò sul sito
Questa sera mi hanno detto che andrà in onda su Telegenova una trasmissione registrata qualche giorno fa sui vaccini.

- 21 Ottobre: MUSICA IN GRAVIDANZA: TESTIMONIANZA DI UNA MAMMA

Cari Genitori e ragazzi e Colleghi

Vi invio questa bellissima testimonianza di una mamma sulla musica e sui rapporti "istintuali" tra genitori e bambini e sulla riscoperta di vecchi e sempre validi strumenti: la lettura (Nati per leggere e leggere per crescere) ad alta voce ai figli e la musica (iniziativa Musica per crescere). Pr sentire la musica citata andate a questo link:  http://www.youtube.com/watch?v=7wfYIMyS_dI&ob=av3n

Un Caro Saluto a tutti

Alberto Ferrando

Gent.mo dott. Ferrando,
è accaduta una cosa straordinaria. Mio figlio, Simone, non vuole mai ascoltare la musica, ma oggi ho ascoltato per la prima volta dopo il parto only time una canzone che ascoltavo quando ero incinta, quando avevo le doglie e stavo per partorire, lui stava giocando ad un tratto si è bloccato si è avvicinato a me, mi è venuto in braccio (cosa rarissima per il suo carattere abbastanza riservato) l'ha ascoltata immobile e ha voluto risentirla e ancora risentirla per più volte. Ricordo che quando l'ascoltavo mi accarezzavo la pancia, cantavo emozionandomi perchè mi piaceva tantissimo questa canzone, chiudevo gli occhi e cercavo di immaginarmi come poteva essere lui... Le assicuro che è un'esperienza  unica, indescrivibile, io e lui fermi, immobili tenendoci la mano. E' straordinario. Perchè le dico questo? perchè ricordo le sue parole un giorno quando io avevo appena partorito, mi ha detto dovete riscoprirvi, imparare a conoscervi, aveva ragione, solo ora capisco il vero senso di queste parole: riscoprirvi.... verissimo.... Questa è la fortuna di essere donna, madre, non esiste dono più grande di questa fortissima emozione e anche se crescendo mio figlio mi farà sicuramente girare le scatole questo mi ha ripagato di tutta la fatica fatta fino ad ora e di quella che mi aspetta....
Volevo soltanto condividere con lei questo piacere immenso e dirle che come sempre aveva ragione. Quando è nato non è stata solo una separazione fisicamente, anche mentalmente lo è stata, prima era parte di me, dentro di me, sapevo tutto di lui quando dormiva, quando aveva il singhiozzo, quando calciava... io già lo conoscevo, poi tutto difficile... solo il tempo (ONLy TIME) aiuta a conoscerti, a riscoprirti... oggi io e lui ci siamo riscoperti, eravamo un'unica anima questo è ciò che mi è accaduto...
Naturalmente finito il momento magico lui torna la testa di ........ di prima e io la madre apprensiva che continua a non capirlo... Ma chi si accontenta gode.... accontentiamoci...e questa volta direi proprio non di poco....


- 21 OTTOBRE: Pidocchi

Cari genitori

Qualche notizia su un insolito animale da compagnia: il pidocchio

Sono iniziate varie segnalazioni e anno dopo anno il problema è sempre più frequente. Tanto frequente che un famoso pediatra ha ipotizzato che se un bambino in età scolare non si "prende" i pidocchi potrebbe essere affetto da un disturbo del comportamento (disturbi del gruppo di malattie tipo autismo) in quanto i pidocchi NON saltano e si prendono se sono a contatto le teste dei bambini. Questo implica gioco a stretto contatto. Battute, o quasi a parte trovate spiegazioni sul mio sito: www.ferrandoalberto.it (o www.ferrandoalberto.eu) (indirizzo diretto: http://www.ferrandoalberto.com/Collegamenti/pidocchi.htm ) e qui sotto.

In estrema sintesi:

1) I pidocchi adorano il pulito quindi non vergognatevi se Vostro figlio/a li avesse

2) Non servono a nulla le terapie preventive (anzi possono avere effetti collaterali di allergie)

3) Serve i controllo frequente dei capelli alla ricerca di lendini

4) Le lendini (uova) sebrano forfora ma non si staccano agevolmente dai capelli da prendere in considerazione sono quelle vicine al cuoio capelluto (massimo 1 cm). Se sono più lontane sono gusci vuoti

5) NON FATE LA TERAPIA PREVENTIVAMENTE: rischiate allergie e di determinare resistenza del pidocchio.

6) La terapia va fatta con uno dei vari preparati e soprattutto con tanta calma. Buoni risultati anche con la terapia fisica e nuovi prodotti non tossici (vedi in fondo all'articolo)

7) Per la scuola hanno trovato una soluzione all'italiana: il bambino può rientrare dopo certificato del medico che attesta che è stata fatta terapia disinfestante: siccome non siamo attrezzati a fare shampoo ecc si attesta quanto dice il genitore. IN CONCLUSIONE CONTROLLATE LA TESTA DEI VOSTRI FIGLI.

Prossimo articolo su altri animaletti: i vermi

Alberto Ferrando

I pidocchi del capo costituiscono un problema soprattutto per il disagio che provocano, sono innocui ma non possono essere ignorati e devono essere trattati rapidamente, perché non scompaiono da soli. In genere è uno sgradito incontro che i nostri figli fanno a scuola e le informazioni su come eliminarli sono spesso un passaparola tra mamme e maestre, magari sottovoce, per vergogna (c’è ancora chi crede che i pidocchi siano dovuti a cattiva igiene) o per malinteso senso della privacy: indicazioni in genere contraddittorie e inefficaci, quando non addirittura dannose. Persino i medici e gli operatori sanitari spesso non sono adeguatamente preparati in materia e quindi sono frequenti i trattamenti inappropriati e non necessari. Grazie a tutto questo i pidocchi stanno diventando sempre più resistenti agli insetticidi comunemente usati per sterminarli.

Cerchiamo allora di dare qualche informazione precisa.

I pidocchi sono un problema comune: in Italia nel 2003 sono state vendute 1.443.000 confezioni di prodotti contro i pidocchi. Il prurito è il sintomo più caratteristico, ma non è né precoce, né frequente: è il risultato di una reazione allergica alla saliva del pidocchio, richiede circa 2 settimane per svilupparsi; a questo stadio l`infestazione è in atto già da almeno 1 mese.

La diagnosi di infestazione richiede il reperimento di insetti vivi, le sole uova non bastano perché possono essere non vitali: vedere le uova (lendini) non vuol dire che il paziente ha in corso una infestazione, magari l’ha avuta in un passato più o meno recente. Il sistema migliore per farla è il wet combing: pettinare con un pettine a denti fitti tutti i capelli, dalla radice alla punta, dopo averli cosparsi con abbondante balsamo, fino a che non si raccolgono più insetti. L’unico sistema per rimuovere le lendini è asportarle con le mani dal capello, nessun insetticida è anche sicuramente ovicida al 100%.

Nella pagina che segue le terapie contro l’insetto vivo. Ma il trattamento del solo soggetto infestato è di per sé tempo perso, se nel contempo non vengono controllati anche tutti i contatti e non vengono trattati contemporaneamente i contatti infestati. Solo così si può ridurre il rischio di reinfestazione e di trasmissione su vasta scala. È quindi fondamentale una informazione aggiornata e corretta alle famiglie ed una buona collaborazione tra pediatra, famiglia, scuola e contatti.


Insetticidi, le ragioni del sì.

Bloccano il sistema nervoso dei pidocchi (Permetrina, Piretrine e Malathion), vanno usati solo in presenza di insetti vivi.

Insetticidi, le ragioni del no.

Qualche rischio di effetti collaterali nell’immediato (rash e allergie cutanee), ma soprattutto il loro uso inappropriato per dosi e tempi comporta un elevato rischio di aumento delle resistenze: ad esempio gli shampoo antipidocchi contengono dosi basse di insetticida e restano a contatto col cuoio capelluto per poco tempo, selezionano così pidocchi resistenti. Inoltre le lendini non hanno un sistema nervoso e quindi non sono sensibili agli insetticidi e, potendosi schiudere anche dopo 14 giorni, possono sopravvivere anche ai due trattamenti a 8 giorni di distanza, normalmente consigliati.

Schiume soffocanti, le ragioni del sì.

Sono efficaci e sicure, in Italia ne abbiamo in commercio in associazione alle piretrine.
Schiume soffocanti, le ragioni del no.

Rash e allergie cutanee; l’effetto sulle lendini non è sicuro.

Fitoterapia le ragioni del sì.

Le sostanze in uso sono numerose e popolari: il Chik-chack israeliano (ora in commercio anche in Italia), il Tea tree oil, l’Olio di Pid ed altro ancora: sono sostanze oleose e probabilmente funzionano per il blocco meccanico delle zampe del pidocchio, che può poi essere rimosso facilmente col pettine. È da poco disponibile in commercio anche un prodotto a base di Dimeticone (un silicone analogo a quello usato in precedenza per le coliche gassose), che ha dimostrato una certa efficacia. 
Fitoterapia le ragioni del no.

Anche con questi preparati sono possibili reazioni avverse (allergie cutanee).

Rimozione meccanica, le ragioni del sì.

Il miglior sistema di diagnosi, il wet combing, è anche un ottima terapia; ripetuta ogni 3-4 giorni per 2 settimane da mani esperte, su infestazioni modeste, può essere efficace quanto i tradizionali pediculicidi (come rilevato da recenti studi), a fronte di nessun effetto avverso. Questo sistema consente di stabilire con certezza se ci sono insetti vivi e nel contempo li rimuove, fatto spesso risolutivo nelle piccole infestazioni, che da noi sono le più frequenti. Inoltre consente anche la prevenzione: se si ha notizia di un contatto è facile fare un controllo sul capo del proprio bambino.

LA DURA VITA DEL PIDOCCHIO

I pidocchi del capo (Pediculus humanus capitis) sono piccoli insetti (2-4 mm) molto freddolosi, che si nutrono del nostro sangue, sono parassiti esclusivamente umani, cioè non possiamo prenderli da altri animali. Non trasmettono malattie e una volta staccati dal loro ospite sopravvivono per 48 ore al massimo, perché hanno bisogno di nutrirsi ogni 3-6 ore e tollerano male temperature inferiori ai 32°. Hanno 6 zampe, che terminano ad uncino, con le quali si ancorano ai capelli e passerebbero tutta la loro vita ben vicini al cuoio capelluto, caldo, umido e ricco di sangue, proprio come piace a loro. Se invece vengono disturbati, magari da un pettine, non saltano, né volano, ma cominciano a nuotare tra i capelli (possono arrivare alla velocità di 30 cm al minuto) fino a luoghi più tranquilli, magari su un’altra testa. Vivono da 1 a 2 mesi, la femmina dopo l’accoppiamento depone 6-8 lendini al giorno e le attacca alla base del capello, vicino al cuoio capelluto. 
Le zone dove si possono trovare lendini con maggiore frequenza sono dietro le orecchie e sulla nuca. Dopo 8-14 giorni la lendine si schiude e nasce una ninfa, che in altri 10 giorni diventa un insetto adulto sessualmente maturo; anche le ninfe si nutrono del sangue del loro ospite. La lendine si attacca alla base del capello con una sostanza molto resistente a lavaggi, pettini e insetticidi: per questo le lendini non dischiuse o i gusci vuoti possono rimanere adesi al capello per mesi, allontanandosi dal cuoio capelluto mano a mano che il capello cresce; quando distano più di 7 mm dal cuoio capelluto o sono vuote, o non produrranno più insetti vivi. Le lendini non “nate” sono incolori e perciò difficili da vedere. Una volta che il pidocchio nasce, i gusci che lascia dietro di sé diventano bianchi e sono più facili da individuare, anche se possono essere confusi con la forfora. 


10 NOTIZIE IMPORTANTI:

I pidocchi non possono essere trasmessi da animali e non portano alcuna malattia.
Non hanno preferenze per capelli puliti o sporchi.

Non saltano e non hanno ali.

Trovare lendini o gusci di lendini non prova che ci sia una infestazione in atto.
Un trattamento con insetticidi andrebbe intrapreso solo al reperimento di insetti vivi.
Non si dovrebbe fare profilassi con insetticidi.
I metodi fisici (wet combing) e i metodi alternativi (Dimeticone, schiume soffocanti), possono essere anche più efficaci dei pediculicidi.
Non ci sono prove scientifiche che i pidocchi possano essere trasmessi dal vestiario, né che lavare lenzuola e vestiti, o trattare con insetticidi cuffie, cappelli o mobilio, sia utile per eradicarli.
L’uso dell’aceto non ha prove scientifiche a sostegno. 
Il vero problema è il controllo e l’eventuale trattamento dei contatti con una stretta collaborazione tra famiglia, scuola e pediatra.

 

- 16 OTTOBRE: VOMITO E DIARREA

Subject: Ci sono in giro delle gastroenteriti: cosa fare e cosa non fare

Cari genitori e ragazzi

In questi giorni ci sono stati vari bambini , e adulti, con infezioni gastrointestinali (vomito e/o diarrea accompagnati o preceduti da mal di pancia e/o da febbre). Qui sotto qualche spiegazione ma intanto Vi fornisco pochi concetti generali:

1) Sono infezioni, quasi sempre, virali che causano disturbi da pochi giorni a oltre 1-2 settimane

2) PESATE IL BAMBINO OGNI 24 ORE. SE PERDE MENDO DEL 5%  del peso (per esempio mezzo Kg se pesa 10 kg) LA FORMA E' LEGGERA. SE PERDE IL 10% DEL PESO è GRAVE E POTREBBE RICHIEDERE UN RICOVERO. Come segni di gravità valutate anche l'umore del bambino (se è il solito state tranquilli) e quanta pipì fa

3) TERAPIA FONDAMENTALE: BERE ACQUA E SALI MINERALI: buste che si trovano in farmacia da sciogliere in acqua. Non lasciategli alternative da bere: DEVE bere quelle al limite diluite in qualche bevanda o nel latte. Alcuni nomi: Dicodral, Reidrax, Sodioral, Idravita, Reuterin idro (associata a fermenti lattici) ecc. ecc.

4) E' NORMALE CHE MANGI POCO. Soprattutto se vomita non forzate a mangiare e fate fare piccolissimi pasti. Può mangiare quello che mangiava in precedenza. IMPORTANTE è bere

5) FARMACI??? A volte sono un alibi IL FARMACO indispensabile sono i liquidi (acqua) e i sali minerali che servono a ristabilire il "mare interno" e ad evitare disidratazioni che possono richiedere un ricovero.

DIRETE MA QUALCOSA POSSO DARE? Si antipiretico per bocca se diarrea o per supposta se vomito (Paracetamolo come Tachipirina o Efferalgan o Ibuprofene come Nurofen p Antalfebal o analoghi).

Se diarrea acquosa NON date farmaci per adulti. si può dare un farmaco dal nome chimico impossibile (racecadotril, nome commerciale Tiorfix) o una specie di argilla, diosmectite (nome commerciale Diosmectale e altri) ASSOLUTAMENTE INUTILI SE NON DATE DA BERE E SALI MINERALI.

FERMENTI LATTICI? Non mi oppongo, sempre inutili se non date i sali minerali ma ridurrebbero la diarrea di qualche ora (diarrea media di 4 giorni e mezzo invece di 5 giorni) per cui rappresentano una terapia accessoria alle fondamentali: bere e sali minerali e pesare il bambino.

6) Se vomita non dare da bere per mezz'ora e poi dare da bere poco per volta (inutile dare anitivomito e poi dare un biccchierone di liquidi che vomiterebbe subito). PROIBITO IL PLASIL (METOCLOPRAMIDE) SOTTO AI 14 ANNI DI ETA'

7) Dopo l'episodio acuto il bambino riprenderà appetito da solo se on lo avete forzato troppo a mangiare e alcuni torneranno con l'intestino normale, altri diventeranno stitici per qualche giorno e un'altra parte di bambini potrebbe presentare un "intestino accelerato" con emissione di feci morbide per perido anche di settimane o più

Un Caro Saluto

Alberto Ferrando

La diarrea è causata, nella maggior parte dei casi, da infezioni virali (Rotavirus, adenovirus responsabili di oltre il 50% dei casi di diarrea) o, meno frequentemente batteriche (Salmonella o altri batteri come particolari tipi di Escherichia Coli, Yersinia enterocolitica, Campilobacter jeunj, shigella).  Le infezioni batteriche sono più frequenti nel periodo estivo mentre i virus, soprattutto il Rotavirus, nel periodo invernale. Da circa 1 anno è disponibile un vaccino per le infezioni da Rotavirus che va fatto entro il 6 mese di vita e protegge da molte, ma non tutte, leinfezioni. Si ritiene che protegga dal 75% delle infezioni gravi (tali da richiedere il ricovero). I

Il microrganismo che causa la malattia può essere stato trasmesso al bambino attraverso cibi od oggetti che si portano alla bocca contaminati dalle feci di un soggetto malato o portatore sano del microrganismo. Nel caso delle salmonelle gli alimenti più frequentemente contaminati sono le uova e i prodotti da loro derivati. Le infezioni virali inoltre si possono diffondere anche attraverso le goccioline di saliva, tramite la tosse o gli starnuti.

Nel tubo digerente i batteri e i virus causano l'infiammazione e la distruzione di parte del rivestimento della parete intestinale. L'infiammazione porta alla produzione di muco e, nei casi più importanti, di pus e di sangue che vengono quindi persi con le feci.

Se anche lo stomaco è interessato si può presentare il vomito che è il segno della infezione e della mancata digestione del cibo. Attraverso la diarrea e il vomito il bambino può perdere molti liquidi che contengono sali minerali necessari al funzionamento dell'organismo  con conseguente rischio di disidratazione.

Una gastroenterite acuta, non grave, la durata media è di circa 3/5 giorni anche se disturbi “minori” (perdita di appetito, dolori addominali e alterazioni dell’alvo possono durare più a lungo).

La cura


Di solito non si usano farmaci che hanno un ruolo assolutamente secondario rispetto ad altri provvedimenti terapeutici infatti la terapia fondamentale della diarrea è poco costosa  apparentemente semplice ed a “bassa tecnologia”: la reidratazione orale. diarrea e vomito NON sono una malattia ma sono sintomi.  Sono meccanismi usati dal nostro organismo per difendersi (come febbre e tosse).  Con la diarrea ed il vomito il nostro organismo cerca di espellere gli "aggressori" (ovviamente facendo ciò espelle anche liquidi, cibo indigerito, cellule dell'intestino sfaldato).Infatti, la cura più importante consiste nel far bere al bambino una soluzione che contiene i sali minerali. In questo modo potrà riprendere le sostanze perse con il vomito e la diarrea evitando una disidratazione più grave. È necessario che i genitori, informati dal pediatra, facciano tutto il possibile per far bere al bambino questa soluzione. E’ necessario inoltre:

-  non tenere a portata di mano del bambino altre bevande (acqua, succhi di frutta, coca cola, ecc.) perché vostro figlio certamente le preferirà alla soluzione,
- far bere la soluzione a piccoli sorsi, con un cucchiaino, un cucchiaio o con la cannuccia; non datela troppo velocemente perché ciò potrebbe provocare il vomito. La soluzione è di sapore più gradevole se conservata in frigorifero.
- La quantità di soluzione che il bambino dovrebbe bere dipende dalla sua perdita di peso. Di solito dovrebbe essere 100 ml ogni chilogrammo di peso nelle 24 ore: ad esempio per un bambino di 10 kg sarebbe di 1 litro al giorno. 
- se proprio il bambino non vuole la soluzione potete mescolarla a piccole quantità di altri liquidi come 1'acqua, la camomilla e il tè che non devono essere zuccherati e neppure vi devono essere aggiunti biscotti o altro.


Dieta

La rialimentazione deve iniziare non appena la reidratazione è conclusa. Gli alimenti da utilizzare sono: latte materno (liberamente), latte vaccino intero o formula precedentemente usata a concentrazione piena (salvo casi particolari o la ricomparsa di diarrea per intolleranza al lattosio che può intervenire nel 6% dei bambini); carboidrati complessi (patate, riso, pasta), carni magre, yogurt, frutta e vegetali; da evitare alimenti ricchi di grassi e zuccheri semplici. Il timore che la precoce reintroduzione degli alimenti in corso di gastroenterite acuta potesse riesacerbare la stessa e causare l’instaurarsi di una diarrea protratta  ha condotto a prescrizioni di lunghi digiuni e rialimentazioni con diete fortemente ipocaloriche. L’evidenza ha dimostrato invece l’esatto contrario. Le  restrizioni dietetiche, infatti, associate alla naturale inappetenza presente nella fase acuta, concorrono ad un apporto calorico insufficiente inducendo il protrarsi della malattia o l’insorgenza  di complicanze.

Spesso è il bambino che si rifiuta di mangiare cercando così di difendere il suo intestino dal cibo la cui digestione è difficoltosa. Non bisogna insistere per far mangiare il bambino. È compito del medico decidere come modificarla di giorno in giorno.

Un discorso a parte meritano gli antibiotici. Nella stragrande maggioranza dei casi non è necessario alcun antibiotico poiché la causa della diarrea o è un virus o un microbo non pericoloso. 
Nel caso delle enteriti da salmonelle comuni la terapia antibiotica oltre a non essere utile è anche dannosa perché aumenta il periodo durante il quale le salmonelle rimangono nell'intestino.

Istruzioni per i genitori


- Pesare il bambino: la perdita di peso è il parametro più importante in quanto ci indica il grado di disidratazione (lieve per perdita del peso 9%).

La quantità di peso persa è consente di valutare la possibilità di una terapia a domicilio o la necessità di un ricovero in ospedale per praticare una reidratazione non possibile per bocca. Se la perdita del peso raggiunge il 10% in breve periodo è indicato un ricovero.

(Oltre alla perdita di peso è molto importante il comportamento del bambino. Esiste infatti un particolare tipo di disidratazione detta ipertonica in cui il bambino perde relativamente pochi liquidi e non appare particolarmente disidratato in quanto i sali nell’organismo non solo non si riducono ma addirittura aumentano. In tale, rara ma grave, situazione, che appare più frequentemente nel bambino molto piccolo o con problemi neurologici o trattato con soluzioni con un contenuto eccessivamente alto di sali, il bambino appare particolarmente irritabile  e nervoso)

- Abbassare la temperatura se è presente febbre con paracetamolo per bocca o con supposte se è presente vomito oltre a tenere poco coperto il bambino

- Non dare da bere o da mangiare per almeno mezz’ora da un episodio di vomito, poi offrire da bere molto gradualmente; all’inizio un cucchiaino ogni 5 minuti

- Quando il bambino non vomita più dopo 1-2 ore offrire da bere abbondantemente (vedi sopra) liquidi con i sali minerali, se è presente la diarrea, e incominciare gradualmente una rialimentazione senza  forzare il bambino a mangiare e se il bambino lo richiede. Offrire da bere (o da mangiare se il bambino lo richiede) con la formula del "poco e spesso" cioè un cucchiaino o mezzo cucchiaio ogni 15-20 minuti sopratutto liquidi con sali minerali (in commercio ne esistono vari tipi).

- NON somministrate farmaci antidiarroici, se non su indicazione del vostro pediatra, e non pensate di risolvere tutto dando dei fermenti lattici.

In alcuni casi i familiari sono più preoccupati dal fatto che il bambino non mangia che dalla diarrea e dal vomito. La riduzione di alimenti introdotti rappresenta invece, di fatto, la terapia iniziale del vomito e della diarrea. Quindi non insistete per far mangiare il bambino.

In altri casi all’opposto addirittura si tiene “a stecchetto” il bambino per più giorni anche se il bambino richiede da mangiare o gli si somministrano diete molto ristrette. Neanche questo comportamento è corretto: bisogna rispettare il senso di fame del bambino senza cadere in eccessi in un senso o nell’altro.

Il vostro pediatra saprà consigliarvi, anche telefonicamente, sul comportamento da tenere.

 

 

12 OTTOBRE VARIE: vaccino influenza, manovra antisoffocamento

Cari Genitori

Vi mando alcune news

1) Risposta a un genitore che manda un aggiornamento sulla vaccinazione alla donna in gravidanza

2) Manovra antisoffocamento testimonianza di un genitore

1) Risposta a un genitore che manda un aggiornamento sul vaccino antinfluenzale alle donne in gravidanza

LA VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE E' RACCOMANDATA NELLA DONNA AL 2-3 TRIMESTRE DI GRAVIDANZA ed è vero come segnala il genitore che protegge per alcuni mesi il neonato. Fino a 3 mesi per due virus.

In ogni modo nei bambini sotto i 6 mesi di età è da valutare, oltre a norme igieniche (NON FREQUENTARE LUOGHI AFFOLLATI, NON FARLO "REMENARE" DA ESTRANEI ECC.) anche la vaccinazione antinfluenzale dei conviventi (soprattutto di fratelli o sorelle se frequentano l'asilo)

DOMANDA:

Che ne pensa dottore?

"Neonati protetti da antinfluenzale in gravidanza

Nella settimana di avvio effettivo della campagna italiana anti-influenzale
per la stagione 2010/2011, arriva uno studio, pubblicato su Archives of
paediatrics and adolescent medicine, che conferma che il vaccino antinfluenzale
somministrato alla donne in gravidanza offre protezione al nascituro fino ai
primi 2-3 mesi di vita. Gli autori hanno monitorato 160 madri con i loro
neonati durante l'ultima stagione influenzale, una parte delle quali aveva
ricevuto il vaccino. Sulla base delle ospedalizzazioni, è emerso che i figli
delle donne vaccinate avevano il 44% in meno di probabilità di contrarre il
virus, e anche i ricoveri di quelli colpiti dalla malattia erano minori del
39%. Inoltre, i neonati di madri vaccinate presentavano un titolo anticorpale
più alto rispetto agli altri neonati. «Questo risultato conferma che oltre a
proteggere la mamma il vaccino protegge anche al bambino, proprio nel periodo
in cui non potrebbe riceverlo» spiega Angelia Eick autrice della ricerca, non a
caso negli Stati Uniti il vaccino è stato proposto alle donne incinta.

2) Manovra antisoffocamento
Ricevo questo messaggio dopo che oggi una mamma mi ha telefonato per ringraziarmi per il felice esito che ha, probabilmente, salvato il figlio e per chiedere certificato in quanto richiesto dal personale dell'asilo per la presenza di "macchie" sul volto del bambino.

Le "macchie" erano petecchie al volto causate  dallo sforzo da "soffocamento". Ho certificato che non era contagioso che la causa delle macchie erano legate al soffocamento risolto dalla manovra salvavita fatta dal papà e che TUTTI COLORO CHE SONO A CONTATTO CON I BAMBINI DOVREBBERO SAPER FARE LA MANOVRA.!!!!

A Genova siamo riusciti grazie alll'APEL, alla collaborazione con gaslini, Comune  e Consultori a far fare il Corso ai pediatri dei consultori che lo hanno spiegato agli addetti agli asili ma.... gli asili privati tengono il pediatra per fare visite settimanali  inutili e induttrici di falsi bisogni (a che serve un pediatra curante?) e i bambini over 3 anni sono per ora esclusi.

Ci abbiamo messo tanti anni per arrivare a questo. Quanto ci vorrà per arrivare anche alle scuole materne e ai privati? Speriamo di meno

Un Caro Saluto

Alberto Ferrando

PS: Ho altre testimonianze e invito chi ne avesse di segnalarcele

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Francesca ............@hotmail.com>
Date: 11 ottobre 2010 21:46
Oggetto: grazie
A:  Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

Gentile Dott. Ferrando,


solo poche parole per ringraziare Lei e Le Sue Assistenti per averci fin dalle prime visite parlato e insegnato la MANOVRA ANTI SOFFOCAMENTO...

A volte pensi che a te non potrà mai succedere..poi basta un piccolo pezzo di biscotto non deglutito correttamente  ed  in pochi attimi ti rendi conto che tu puoi perdere il tuo adorato bimbo che cerchi di proteggere e controllare costantemente. 
Oggi, grazie al Suo papà e grazie ai suoi insegnamenti, Leonardo è riuscito a respirare. 
E' importante che continui a divulgare queste informazioni per istruire al meglio genitori, nonni, tutti coloro che si trovano quotidianamento a contatto con dei bambini. 
Francesca ............

 

 

 

19 maggio 2010: TESTIMONIANZA DI UNA MAMMA

 

---------- Messaggio inoltrato ----------

Da: Luisa Orizio Sodini

Date: 19 maggio 2010 15.17

Oggetto: spavento!!!

A: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

ciao,

oggi Sofia ha morsicato un biscotto invece di ciucciarlo come al solito...il pezzo rotto le è andato a finire in gola, è diventata tutta viola e non riusciva a respirare................

ho perso 10 anni di vita ma mi sono ricordata di quello che mi avevate insegnato tu e Monica e al secondo colpo nella schiena il biscotto è volato per terra...non ti nascondo che mi tremano le gambe ancora adesso ma Sofia sta benissimo :-)

GRAZIE!!!

un bacio a tutti e due

Luisa e Sofia

 

18 maggio 2010

 

Cari Genitori

Non possiamo prevenire tutto ma tanto si. La percentuale di bambini affogati in Italia è alta e ogni anno oltre 50 muoiono per soffocamento ca corpo estraneo. Per non parlare del cattivo uso o non uso del seggiolino in auto. Insieme ad altri Colleghi stiamo facendo la manovra da disostruzione da corpo estraneo che trovate sul mio sito www.ferrandoalberto.it e sul sito dei pediatri www.apel-pediatri.it. Sui media non se ne parla pur rappresentando la prima causa per mortalità, insieme agli incidenti per auto, nel primo anno di vita e il quarto fino ai 4 anni. (Ma ogni anno ad ogni età qualcuno muore per soffocamento evitabile,  almeno in una buona percentuale, con la manovra di disostruzione, sia adulti che bambini). Vi segnalo anche questo sito  www.manovradisostruzionepediatriche.com. Per chi desidera ulteriori lezioni potete telefonare in studio e parlare con le infermiere per una ripetizione. Un caro e triste saluto

Alberto Ferrando

Annegato a tre anni nella piscina della nonna  17 maggio 2010
Un bambino di tre anni di età è annegato oggi in una piscina a Paratico, in provincia di Brescia. Il piccolo, secondo la ricostruzione dei carabinieri della vicina stazione di Capriolo, era stato affidato, insieme alla sorellina di cinque anni, alla nonna che vive in una cascina nei pressi di Paratico.

I genitori erano impegnati per lavoro a Sarnico, vicino a Bergamo. Il bambino è salito sulla scaletta della piscina rialzata coperta da un telo ed è scivolato. È quindi finito sul telo che non ha retto e il piccolo è sprofondato nell’acqua. A scoprire la disgrazia è stata la nonna pochi minuti dopo. L’anziana ha chiamato il 118, ma per il bambino non c’era ormai più nulla da fare.
INUTILE L'INTERVENTO DEI SOCCORRITORI DEL 118 E IL TRASPORTO IN OSPEDALE

Bambino di un anno e mezzo muore in casa, soffocato da un pezzo di pizza

La tragedia martedì pomeriggio in un appartamento abitato da egiziani in zona Monte Ceneri

MILANO - Un bambino egiziano di un anno e mezzo è morto martedì sera a Milano, soffocato da un boccone di pizza che stava mangiando insieme con la mamma nel loro appartamento in zona Sempione - Monte Ceneri. La donna, 25 anni, intorno alle 20 stava cenando con il piccolo, quando all'improvviso l'ha visto diventare cianotico. Ha subito telefonato al 118 e al marito, un piccolo imprenditore 40enne, come lei immigrato dall'Egitto in regola con il permesso di soggiorno. I sanitari, giunti nell’abitazione, hanno subito tentato di rianimare il bambino, per poi caricarlo sull’automedica. Nel frattempo nell’abitazione era giunto anche il padre, che arrivava dal lavoro, in compagnia di un amico. Purtroppo però il piccolo è deceduto prima di arrivare all’ospedale Buzzi.

IL CODACONS: INFORMARE I GENITORI - In merito alla vicenda, il Codacons ricorda che ogni anno gli italiani coinvolti nelle loro abitazioni in un incidente domestico sono «ben al di sopra di tre milioni». Per questo chiede al Ministero della salute una campagna d'informazione su come comportarsi in casi di soffocamento. Per l'Organizzazione Mondiale della Sanità, spiega l'associazione di consumatori, questi eventi rappresentano nei Paesi sviluppati la prima causa di morte per i bambini. «Molti di questi incidenti, però - prosegue il Codacons - potrebbero essere prevenuti se solo ci fosse maggiore informazione e si seguissero alcuni accorgimenti. In caso di soffocamento, ad esempio, è indispensabile che i genitori conoscano alcuni semplici cose da fare, come la manovra di Heimlich, purtroppo sconosciuta alla gran parte delle mamme e dei papà. Spesso queste nozioni non sono insegnate nemmeno a chi frequenta i corsi pre-parto». Per questo, l'associazione chiede al ministero della Salute una campagna informativa, fatta di opuscoli e spot televisivi che mostrino concretamente che fare in caso di soffocamento (guarda il video della Croce Rossa). «In queste circostanze, infatti - conclude il Codacons - intervenire con immediatezza è indispensabile. La sicurezza dei bambini dipende, insomma, da quanto vengono informati e responsabilizzati gli adulti».

L'EVENTO DELLA CROCE ROSSA - La Croce Rossa di Monza ci scrive per segnalare un evento in programma il prossimo 20 maggio al Teatro Manzoni di Monza: in particolare gli insegnanti sono invitati a partecipare a una lezione interattiva di manovre per la disostruzione delle vie aeree nei bambini e nei lattanti. Iscrizioni al sito www.crimonza.it.

 

17 aprile 2010

Mal di gola e tampone faringeo (Articolo pubblicato sul quotidiano "Il Corriere Mercantile"

15 aprile 2010: Non cercate su Internet e cercate il Vs. pediatra:

 

SANITÀ. GOOGLE PEDIATRA (inglese)  IGNORANTE: RISPOSTE SBAGLIATE AL 60%
PERICOLOSO CERCARE ON LINE LE CURE PER I MALANNI DEI BAMBINI
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 13 apr. - Se vostro figlio non sta bene,
meglio rivolgersi ad un vero dottore. Perche' Google, una volta interrogato, si
rivela un pessimo pediatra. Secondo uno studio dell'Universita' di Nottingham
sui siti britannici, solo il 40 per cento di questi riporta informazioni
corrette sul delicato argomento. I ricercatori hanno cercato informazioni su 5
malattie comuni dei bambini, dai problemi dell'allattamento al seno
all'autismo, trovando che solo 200 dei 500 siti visitati avevano suggerimenti
scientificamente validi.

Le parole maggiormente cercate oltre ad 'autismo' sono state 'allattamento al
seno e Hiv', 'allattamento al seno e mastiti', 'posizioni del bambino durante
il sonno' e 'vomito verde'. La qualita' delle risposte variava a seconda della
parola chiave, ma in totale l'11 per cento dei siti dava informazioni sbagliate
totalmente, e solo il 39 per cento la risposta giusta.

 

14 Aprile 2010: SIDS (morte in culla) fumo e posizione nel sonno. Ancora tanta strada da fare:

 

Più di 8 genitori italiani su 10 hanno sentito parlare della morte in culla, ma la strada che separa la teoria dalla pratica è lastricata di errori. Ancora troppe mamme non smettono di fumare durante la gravidanza e l'allattamento, benché la sigaretta sia fra gli imputati più noti del rischio Sids (sindrome della morte improvvisa del lattante). Non solo. Nonostante sia ormai dimostrato che la posizione più sicura in cui far dormire il bebè sia quella supina, a Roma il 53% delle mamme e dei papà mette a nanna il bimbo steso sul lato: un dato in linea a quello rilevato a Bari, ma quasi doppio rispetto alla percentuale registrata a Milano. A bocciare le famiglie della Penisola sono i risultati delle interviste condotte su un totale di 5.300 genitori nelle tre città italiane in occasione di 'Bimbinfiera', kermesse dedicata al mondo dell'infanzia.

Una campagna organizzata da MAM Association, nata con l'obiettivo di sensibilizzare i genitori sulla Sids. In generale - spiegano i promotori del progetto in una nota - passando da Milano a Bari e a Roma, i risultati delle interviste non si discostano di molto.

In particolare, però, dai dati romani emerge che solo una piccola percentuale di genitori ha sentito parlare in modo esaustivo di Sids. Inoltre, ancora molte famiglie dicono di non sapere che la sindrome è la prima causa di morte dal ventottesimo giorno al primo anno di vita.

Insomma, per abbattere i numeri della Sids c'è ancora molto da fare, conclude MAM. Ma una corretta e accurata informazione su questo tema, resta convinta l'associazione, è fondamentale per aiutare mamme e papà a far dormire sonni tranquilli ai loro piccoli. La prova è il dato sull'uso del ciuccio: la metà dei genitori conosce la sua utilità ed efficacia preventiva, nonostante l'impiego del succhietto sia stato fra le ultime raccomandazioni incluse nei comportamenti anti-Sids.

Fonte: Adnkronos

 

13 aprile Ritiro vaccino antirotavirus Rotarix

Il giorno 1 aprile l'Agenzia Italiana del farmaco ha ritirato a scopo cautelativo il vaccino antirotavirus Rotarix con la seguente spiegazione:
Aggiornamento AIFA su Rotarix
Facendo seguito a quanto già pubblicato in data 23 marzo e 26 marzo 2010 in merito alla presenza inattesa nei lotti di vaccino orale Rotarix di DNA di un virus (PCV-1) di origine animale non patogeno per l’uomo, l’AIFA pur confermando che il problema riscontrato è solo di carattere qualitativo e non di sicurezza, a scopo puramente cautelativo, ha disposto di non utilizzare il vaccino Rotarix fino a quando non saranno disponibili i risultati di ulteriori accertamenti sulla contaminazione, emanando al riguardo un provvedimento di divieto d’uso. Si prevede che le informazioni aggiornate saranno disponibili e valutate dall’ Agenzia Europea per i Medicinali tra circa sei settimane. Il vaccino Rotateq, equivalente del Rotarix, è attualmente in commercio ed è risultato privo della contaminazione con DNA virale PCV-1 e quindi può essere utilizzato nei soggetti che iniziano la vaccinazione. Nei casi in cui è stata già somministrata la prima dose di Rotarix si consiglia di posticipare la seconda somministrazione in attesa dei risultati delle valutazioni in corso.
Mi permetto alcune precisazioni:
- L'Organizzazione Mondiale della Sanità e l'Agenzia europea del farmaco NON hanno ritirato il farmaco ma l'Italia, giustamente per me, ha deciso , nel dubbio di ritirare il lotto. Il virus identificato non è patogeno ma anche se  non fa male perchè prenderlo?
- NESSUN timore per chi è stato vaccinato: basta camminare nelle vicinanze di una stalla soprattutto se ci sono mailai per inalare migliaia di virus e nessun effetto collaterale nè alcuna reazione c'è da attendersi
- Chi ha fatto una dose? Qui mi sto documentando perchè alcuni consigliano di dare due dosi dell'altro vaccino mentre altri dicono di no. Forse una dose fornisce abbastanza immunità?? (aspetto dati che Vi fornirò a breve)
- Queste cose non debbono demotivare dalla scelta dei vaccini e vanno anzi interpretate come una cura particolare nel sorvegliare una campagna preventiva quale quella dei vaccini
- Il vaccino va fatto ai bambini entro il 6 mese. Ricordo a tutti che è opportuno iniziare il più presto possibile e che la dizione per i vaccini "da fare al terzo mese" va letta cme dal 61 giorno di vita e NON dal compimento del terzo mese. Questo vale anche per i prematuri (anzi a maggior ragione siccome sono a rischio vanno vaccinati prima).

Un Caro saluto
Alberto Ferrando

13 aprile 2010: Tampone faringeo, mal di gola, streptococco

Mal di gola e tampone faringeo: non bisogna ripeterlo a fine terapia

Abbiamo già parlato in numeri precedenti del famoso “mal di gola” dicendo in sintesi che in 7 casi su 10 è causato da virus e nel 30% dei casi circa da batteri che necessitano di terapia antibiotica. Tra questi il germe più importante e che necessita di trattamento antibiotico è un particolare tipo di strepotococco detto Streptococcus Pyogenes (in termini più tecnici Streptococco beta emolitico di gruppo A). Appare importante quindi sapere quando è presente lo streptococco per iniziare una idonea terapia antibiotica, da usare solo nelle forme batteriche, in quanto non si possono trattare con antibiotico tutti i mal di gola: si somministrerebbe inutilmente un farmaco in 7 bambini su 10 (e ogni farmaco ha effetti collaterali, e nel caso degli antibiotici si possono sviluppare resistenze per cui potrebbe non funzionare nel futuro, per cui va dato solo quando serve). Salvo casi in cui il medico deciderà in base alle caratteristiche cliniche (gola molto arrossata, con essudato e/o macchiette rosse sul palato, ghiandole infiammate, febbre, presenza di streptococco nei familiari o in comunità e altro) di dare antibiotico senza altri esami nella maggior parte dei casi è necessario fare un tampone faringeo che permetterà di fare diagnosi precisa e accurata e terapia antibiotica mirata a coloro che hanno lo streptococco. Il rischio, se non trattato, anche se il bambino guarisce dal mal di gola, è quello di complicazioni anche gravi : reumatismo articolare acuto (responsabile frequentemente di una cardiopatia e che richiede terapia antibiotica per tutta la vita).

In sintesi: tampone faringeo che la maggior parte dei pediatri possono eseguire in studio con un sistema “rapido” che consente la diagnosi e la seguente terapia appropriata in pochi minuti

Qui dobbiamo fare alcune necessarie precisazioni:

- La scelta di fare un tampone faringeo va presa dal pediatra curante del bambino per decidere la terapia e non dai genitori, dai parenti o dagli insegnanti

- Capita che a v olt e in una scuola venga chiesto ai genitori di far fare il tampone faringeo a tutti gli studenti. Parlate con il Vostro pediatra che si metterà in contatto con la scuola e con il medico di comunità. Tenete solo conto che dal 5 al 40% di bambini “sani” può ospitare lo streptococco (portatori sani) che non vanno trattati anche se hanno lo strepotococco: solo la presenza insieme di streptococco e mal di gola e sintomi generali indica la necessità di antibiotico.

- Infine NON serve a nulla, salvo casi particolari, ripetere il tampone faringeo alla sospensione dell’antibiotico. Le eccezioni sono i bambini affetti dalla malattia summenzionata: reumatismo articolare

In conclusione:

Si consiglia pertanto di non effettuare controlli di routine nelle classi salvo situazioni particolari valutate dal medico di comunità (medico scolastico) e dai medici curanti e dagli specialisti quali casi di reumatismo articolare acuto, di nefrite o di sindrome da shock tossico.

Un tampone faringeo dovrebbe quindi essere interpretato nel contesto clinico epidemiologico di quel paziente ed in quella determinata situazione.

Una coltura positiva è importante nella diagnosi di infezione streptococcica solamente se è correlata temporalmente all’inizio della malattia clinica.

I contatti dei pazienti con infezione debbono eseguire un test rapido o colture faringeesolamente in presenza di una sintomatologia clinica.

Non è necessario un tampone faringeo di controllo a fine terapia

Appaiono pertanto sempre valide le seguenti affermazioni (vecchie di decenni ma spesso disattese) di non occuparsi dei portatori asintomatici, di non fare colture per batteri diversi dallo streptococco un tampone faringeo è una guida di laboratorio e non un decision-maker non darsi pena di fare colture di controllo.

Inoltre non far fare titolazioni delle antistreptolisine, il famoso titolo antistreptolisinico (eccetto che per la diagnosi di reumatismo articolare acuto) non indaffararsi con PCR, conta leucocitaria o altri esami nella diagnosi differenziale delle faringiti (se si sospetta una mononucleosi può essere sufficiente fare un striscio periferico).

Nonostante quanto sopra affermato lo stato di portatore si presta tutt’oggi ad interpretazioni e a vari comportamento diagnostico-terapeutici. Si assiste tutt’oggi al tampone faringeo di "massa" con conseguente indicazione, da parte di qualcuno anche non medico, di sottoporre a terapia antibiotica qualsiasi bambino con positività del tampone faringeo per SP indipendentemente dalla sintomatologia clinica.

Tale problema si pone in occasione di infezioni streptococciche in ambiente scolastico che si manifestano con "epidemie" di faringite e soprattutto con scarlattina, che nonostante sia divenuta una malattia "benigna" con la terapia antibiotica (all’inizio del secolo la mortalità per infezioni streptococciche come la scarlattina settica, la sepsi streptococcica, l’erisipela oscillava tra il 20 ed il 55%) è ancoraresponsabile di paure e stati d’ansia nei genitori (soprattutto nei nonni), negli insegnanti e anche nei medici.

Ovviamente sentite il Vostro medico curante perché nonostante alcune cose sono decise, scritte e confermate da decenni la fantasia italica ogni tanto inventa qualche cosa per complicare la vita nostra e dei nostri figli

 

Ultimo aggiornamento Domenica 08 Gennaio 2012 18:16